Vandalizzano la villa palladiana del piddino Crisanti? Imbecilli, ma io non dimentico chi sono questi virologi

Di Max Del Papa

Da quando mi sono scoperto malato, quasi due anni fa, non passa giorno che io non riceva auguri di morte. Prima i provax siccome non mi decidevo a vaccinarmi, poi i novax siccome mi ero vaccinato (me lo pagavano loro il lavoro perduto, a me non garantito?), poi ancora i provax siccome “avevo” tradito, infine tutti insieme appassionatamente. Nessun problema, ho le spalle larghe, ma di questa situazione sono primi responsabili i virologi mediatici con la loro vanità, con la loro azione, neanche tanto spontanea, a dividere, a fomentare odio. Le provocazioni di questi medici infantili e ambiziosi io me le ricordo, mi ricordo gli insulti, il disprezzo, quel definire con epiteti animaleschi chiunque palesasse un dubbio e sacrosanto dubbio, ricordo la loro vile attitudine a far fuori i colleghi discordanti, ricordo quella voglia di deportazione, di violenza, quel atteggiarsi a santoni, a influencer. Uno di loro, l’Andrea Cristanti fortemente critico sui vaccini, poi inopinatamente a favore, divenuto senatore piddino, ha avuto la villa palladiana da 2 milioni di euro, comprata dopo la pandemia, imbrattata da ignoti balordi e non ha perso occasione per farlo sapere; ha subito cancellato le tracce, segno che tutta quella devastazione in fondo non era, ma tutto fa brodo e lui si è dipinto come un martire di Belfiore. Questi virologi mediatici hanno capito la lezione di Chiara Ferragni che poi era quella di Oscar Wilde, “anche male, ma parlate di me” e immediatamente un altro, il Bassetti dalla sovraesposizione perenne, all’occorrenza in pigiama per consigliare un resort della moglie, si è sentito in dovere di intervenire non si sa a quale titolo, comunque intervistato da una testata mainstream. “Uno scandalo, una vergogna” dice il Bassetti “e poi, infierire dopo 5 anni…”.

Frase incredibile almeno per uno come me, reduce da un linfoma con infinite conseguenze dopo oltre un anno: il cordoglio per le vittime è a tempo? Lo è la preoccupazione per chi tuttora si cura e sa che non ne uscirà? Il trauma per violenze totalitarie inaudite evapora nel giro di qualche calendario? Se ad un virologo mediatico o suoi familiari succede qualche effetto avverso della vita, o della medicina, non è il caso di farla tanto lunga, che poi il tempo provvede? Ma il tempo non cancella niente, se mai aggrava e qui a centinaia di migliaia piangiamo ogni giorno qualche amico o congiunto, o noi stessi che non ci salviamo, e tutto per i loro vaccini di merda. Ecco, agli imbecilli che vanno a fare i graffiti sulla villa palladiana di un virologo o zanzarologo vorrei dire di evitare, perché gli fanno solo pubblicità, gli forniscono alibi e vittimismi che non merita. La critica a questi non si fa col vandalismo di stampo pseudoambientalista, si pratica con la memoria, basta riportarli a ciò che loro stessi hanno detto, alle loro infinite e non innocenti contraddizioni. Sapendo che il loro pelo sullo stomato non si scompiglia per quattro scritte farneticanti a spray.

Commenti come quello di Bassetti la dicono lunga sulla sensibilità, sulla attitudine di chi è tenuto a prendersi cura del paziente, cioè questi sono così e restano così, impermeabili ad ogni resipiscenza, non diciamo rimorso o senso di colpa. Dopo 5 anni. Quell’altro, il Burioni che non trova di meglio che provocare la Heather Parisi dandole della ballerinaed è chiaro che allude, che la definisce nel senso ottocentesco del termine, fortemente dispregiativo. Heather, che non è stupida, gli ha fatto sapere che deve piantarla una buona volta: “Mister Burioni, non ho più voglia di scherzare”. Ma è più ballerino lui, in pianta stabile allo show di Fazio, lui che caldeggiava il vaccino Astrazeneca e dopo sei mesi, in piena bufera per gli effetti avversi, i morti per conseguenze accertate in giudizio, come Camilla Canepa, se la cavava con un plissè: “Non chiedete a me, chiedete ad Astrazeneca”.

Dicono questi virologi spericolati: la scienza non è democratica, la scienza dice: io ho ragione, tu torto. Fossi in loro, non lo ammetterei con tanta leggerezza: se è così, allora loro hanno avuto torto, tutti: hanno garantito preparati che non conoscevano, hanno consigliato cure sbagliate, pretendendo di zittire i medici che raccomandavano l’uso tempestivo di antibiotici, a danni constatati se ne sono lavate le mani, hanno cambiato idea le mille volte, hanno fomentato una guerra tra poveri, per dire tra cittadini, tra pazienti. Ma io nella mia lunga terapia contro il cancro ho incontrato centinaia di poveri cristi gente umilissima, semianalfabeta ad andar bene, distrutta dalla fatica della vita prima, dal vaccino poi, che non aveva dubbi nel riferire le sue devastazioni a quei veleni ed erano devastazioni spaventose, cancri, malattie autoimmuni, retine staccate, sordità improvvisa, paralisi, tutte insorte poco dopo, subito dopo, e dicevano con quegli occhi scavati e sbarrati, gli occhi della pena e della morte: io che ne sapevo, mi avevano promesso, mi avevano garantito, io so leggere a malapena e adesso mi dicono che me la sono cercata, che ho firmato lo scarico. Volevano dire la dispensa dalle responsabilità di chi gli aveva imposto il vaccino, e facevano una tenerezza atroce a sentirli, mogi e innocenti come cani buoni e condannati e questa è stata la vigliaccata più grande: prima ti impongo un farmaco, ingannandoti, poi ti fotto, ti umilio, ti addosso ogni responsabilità e in più ti dico, come fa l’ex ministro Speranza, che te la sei voluta, che sei un assassino.

La tragedia nella tragedia che non finisce mai, che a 5 anni è solo all’inizio, è stata quella di scoprire che non una sola figura di potere era disinteressata, era affidabile: facce spaventose che facevano, dicevano cose spaventose, facce granduignolesche del potere, per dirla con Pasolini. E non se ne è salvata nessuna, e insistono “con più fame che pria”. Quando a qualcuno di questi chiedi conto di eventuali sponsorizzazioni e conflitti d’interesse, da bravi democratici non rispondono: ti ridono in faccia e ti insultano, mandano i provocatori a minacciarti oppure ti querelano direttamente, credendo con tutta evidenza di essere più uguali degli altri. Ma insomma li hanno presi o no i soldi per quei prodotti che forsennatamente propagandavano? Si sente dire in giro che, tra sanitari, giornalisti e classe politica, molti, quasi tutti abbiano una bella coda di paglia, che la pioggia d’oro dei finanziamenti, delle sponsorizzazioni, delle regalie li abbia coperti, abbia anche spalancato certe carriere. Ma i mormorii non fanno prove e se mai fanno la prova del potere degli impuni. Personalmente non capisco come mai Giorgia Meloni, che è primo ministro ed ha il controllo dei Servizi, non organizzi, stile prima repubblica, come facevano i vecchi DC, come era solito fare Andreotti, una clamorosa campagna scandalistica, ovviamente in modo indiretto, per scoperchiare tutto, tutti i nomi dei pagati, dei mascalzoni. Possibile che non esista più nessun Pecorelli nel pantano Italia? Pare che certi partiti siano corrotti quasi al completo,e non è difficile identificarli, le facce di certi esagitati sono inconfondibili, come centri di potere sono quelli che tessono le loro alleanze trasversali in Europa con un occhio all’Italia e usano i mezzi di diffusione, usano la televisione. Chi sta dentro le segrete cose mi spiega che no, Giorgia non può o almeno non ancora, verrebbe giù tutto trascinando anche lei. È vero, ma io sono più per il “muoia Sansone” e difatti non sono adatto a fare il politico, altro che effetti avversi scatenerei, rovinosi, distruttivi. Però mi ostino a pensare che ne varebbe la pena, sì, ne varrebbe dannatamente la pena di una tabula rasa, perché a un certo punto o la palingenesi o la fine.

Di Max Del Papa

Max Del Papa. Giornalista dal 1992, si divide tra le Marche e Milano. Ultimi libri: “Vale Tutto” e “Eurostyle” (2023, autoprodotti) sullo Stato autoritario e l’Unione Europea più strega che matrigna.

19.05.2025

Fonte: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/salute/706888/vandalizzano-la-villa-palladiana-del-piddino-crisanti-imbecilli-ma-io-non-dimentico-chi-sono-questi-virologi.html

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